Innanzitutto cos’è una User Story?
Ovviamente partiamo dalla definizione di Wikipedia che cerco di riassumere:
“una User Story raccoglie in maniera discorsiva ciò che un utente fa o vorrebbe fare nel suo lavoro quotidiano”
E’ un insieme di frasi espresse in termini usati quotidianamente o termini di business e risponde a tre domande:
- Who: chi fa o vorrebbe quella specifica cosa
- What: cosa fa o cosa vorrebbe o si aspetta dal sistema
- Why: perchè fa quella cosa o perchè la vorrebbe e quali vantaggi otterrebbe

Il fatto che venga scritta su delle schede serve anche per ottenere questo risultato in quanto le informazioni che possono essere scritte sono forzatamente limitate dallo spazio fisico della scheda.
Ovviamente maggiori informazioni possono essere raccolte in un sistema di tracking elettronico, ma ultimo ma non meno importante la user story DEVE essere cartacea perchè il suo punto di forza è l’estrema visibilità che dà alle informazioni in essa contenute.
In un altro post scenderò nei dettagli di altre informazioni più o meno tecniche che fornisce una User Story:
- consente un confronto immediato e visivo tra le dimensioni delle storie
- facilità la suddisivisione in storie più piccole
- contiene la definizione dei task che servono per completare la storia
- contiene l’elenco dei test di accettazione che servono per dire “ho finito” e dimostrano al cliente che il software fa esattamente quello che si aspetta
- facilita il planning della release e delle sprint
- consente di rimandare ad un momento successivo la definizione di dettagli che probabilmente oggi non abbiamo